il Gerba: Headline Post

martedì 16 ottobre 2007

L'AUTO-GOL DELLA TURCHIA

La decisione turca di dare il via libera a un’operazione oltre-confine, come possibile rappresaglia per una risoluzione sul genocidio armeno adottata la scorsa settimana dalla Commissione affari esteri della Camera Usa, nel lungo termine colpirà le riforme economiche e politiche della Turchia, isolandola dal resto del mondo. Lo affermano analisti turchi e occidentali. L’immagine attuale che sta offrendo la Turchia – dai media al governo, fino ai militari – non è quella che deve prevalere nel senso comune se Ankara non vuole permettere che venga isolata dal mondo, dice un analista militare turco. Il primo ministro Recep Tayyip Erdogan ha detto venerdì scorso di essere pronto a rompere le relazioni con gli Stati Uniti per lanciare un’incursione nel nord dell’Iraq alla caccia dei terroristi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) fuorilegge. "Se viene scelta una tale opzione, qualunque sia il suo costo, sarà pagato. Potrebbero esserci dei pro e dei contro in una tale decisione, ma quello che conta sono gli interessi del nostro Paese", ha detto. Ci si aspetta probabilmente martedì che Erdogan chieda l’approvazione del Parlamento per lanciare gli attacchi contro il Pkk in Iraq. Allo stesso modo, la Turchia ha reagito sia con durezza che con emotività all’approvazione di una risoluzione da parte della Commissione per gli affari esteri della Camera Usa, il 10 ottobre, che ha bollato i fatti della prima guerra mondiale in territorio ottomano come “il genocidio degli armeni”. Nancy Pelosi, presidentessa della Camera dei rappresentanti Usa, ha fatto sapere la scorsa settimana che ha intenzione di inoltrare la risoluzione alla Camera al completo a inizio novembre. Una decisione turca di incrementare la lotta al Pkk, anche con un operazione oltre-confine, è arrivata un giorno prima dell’adozione della risoluzione da parte della Commissione. La mossa è arrivata in seguito all’uccisione di 13 soldati turchi nel sud-est, nei pressi del confine iracheno. Entrambi gli incidenti, arrivati uno dopo l’altro, hanno buttato benzina sulla già esistente frustrazione turca sull’irrisolta questione del terrorismo del Pkk, così come sulle accuse del genocidio armeno che hanno perseguitato la Turchia per circa novanta anni.

Lale Sariibrahimoglu - (Traduzione di Carlo M. Miele)
Per l'articolo completo vai su http://www.osservatorioiraq.it/

2 commenti:

Antonio Candeliere ha detto...

ottima analisi.

Anonimo ha detto...

ciao.... ho letto il commento che mi hai lasciato e son venuta a guardarti e a leggerti un pò..... niente male come blog, niente male :) per lo scambio link, non ho problemi.... :) ciao buon sabato...

Nella speranza che un giorno la guerra finisca